Elenco dei paesi dell’Unione Europea

In quanto unione economica e politica, l’Unione Europea è composta da 28 paesi membri. Ad eccezione di Cipro che si trova nell’Asia occidentale, tutti i membri provengono dall’Europa. Abbreviato per UE, l’Unione Europea ha una popolazione di 512.497.877 abitanti e un’area di 4.475.757 chilometri quadrati. Non ancora una federazione, l’Unione è cresciuta fino a diventare un mercato unico in cui 19 membri utilizzano la stessa valuta: l’EURO. La tabella seguente presenta un elenco completo dei paesi dell’UE classificati in base alla popolazione totale più recente. Puoi trovare la data di adesione specifica per ciascun membro e le valute diverse dall’EURO ancora utilizzate in altri 9 stati membri. Inoltre, comprende 23 lingue ufficiali e circa 150 lingue regionali. Tieni presente che il numero dei paesi membri potrebbe aumentare nel prossimo futuro.

Quanti paesi nell’Unione europea

La tabella seguente elenca tutti i 28 paesi membri dell’Unione Europea. I paesi candidati all’adesione all’UE sono: Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Islanda, Montenegro, Serbia e Turchia. I potenziali paesi candidati sono l’Albania, la Bosnia-Erzegovina e il Kosovo. Norvegia, Islanda, Svizzera e Liechtenstein non sono membri dell’Unione Europea, ma partecipano al mercato unico ad eccezione dell’unione doganale.

Elenco di tutti i paesi dell’UE

Controlla la tabella seguente per vedere l’elenco di tutti i paesi dell’Unione Europea per popolazione.

Rango Bandiera Paese Popolazione Data di adesione Valuta Regione
1 Bandiera della Germania Germania 83.783.953 25/3/1957 EURO Europa occidentale
2 Bandiera del Regno Unito Regno Unito 67.886.022 1/1/1973 sterlina Inglese Europa settentrionale
3 Bandiera della Francia Francia 65.273.522 25/3/1957 EURO Europa occidentale
4 Bandiera dell'Italia Italia 60.461.837 25/3/1957 EURO Europa del Sud
5 Bandiera della Spagna Spagna 46.754.789 1/1/1986 EURO Europa del Sud
6 Bandiera della Polonia Polonia 37.846.622 1/5/2004 zloty polacco Europa orientale
7 Bandiera della Romania Romania 19.237.702 1/1/2007 Leu rumeno Europa orientale
8 Bandiera olandese Olanda 17.134.883 25/3/1957 EURO Europa occidentale
9 Bandiera del Belgio Belgio 11.589.634 25/3/1957 EURO Europa occidentale
10 Bandiera della Repubblica Ceca Repubblica Ceca 10.708.992 1/5/2004 Corona ceca Europa orientale
11 Bandiera della Grecia Grecia 10.423.065 1/1/1981 EURO Europa del Sud
12 Bandiera del Portogallo Portogallo 10.196.720 1/1/1986 EURO Europa del Sud
13 Bandiera della Svezia Svezia 10.099.276 1/1/1995 Corona svedese Europa settentrionale
14 Bandiera dell'Ungheria Ungheria 9.660.362 1/5/2004 Fiorino ungherese Europa orientale
15 Bandiera dell'Austria Austria 9.006.409 1/1/1995 EURO Europa occidentale
16 Bandiera della Bulgaria Bulgaria 6.948.456 1/1/2007 Lev bulgaro Europa orientale
17 Bandiera della Danimarca Danimarca 5.792.213 1/1/1973 Corona danese Europa settentrionale
18 Bandiera della Finlandia Finlandia 5.540.731 1/1/1995 EURO Europa settentrionale
19 Bandiera della Slovacchia Slovacchia 5.459.653 1/5/2004 EURO Europa orientale
20 Bandiera dell'Irlanda Irlanda 4.937.797 1/1/1973 EURO Europa settentrionale
21 Bandiera della Croazia Croazia 4.105.278 1/7/2013 Kuna croata Europa del Sud
22 Bandiera della Lituania Lituania 2.722.300 1/5/2004 EURO Europa settentrionale
23 Bandiera della Slovenia Slovenia 2.078.949 1/5/2004 EURO Europa del Sud
24 Bandiera della Lettonia Lettonia 1.886.209 1/5/2004 EURO Europa settentrionale
25 Bandiera dell'Estonia Estonia 1.326.546 1/5/2004 EURO Europa settentrionale
26 Bandiera di Cipro Cipro 1.207.370 1/5/2004 EURO Asia occidentale
27 Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo 625.989 25/3/1957 EURO Europa occidentale
28 Bandiera di Malta Malta 441.554 1/5/2004 EURO Europa del Sud

Mappa dei paesi dell’UE

Fatti sull’Unione Europea

  • Il 9 maggio si celebra la Giornata dell’Unione Europea.
  • La cosiddetta “Eurozona” corrisponde ai 17 stati membri dell’UE che hanno adottato la valuta EURO, con l’Estonia che è stata l’ultimo paese ad adottare la valuta nel 2011.
  • La popolazione europea stimata è di 500 milioni di persone, che corrisponde al 7% della popolazione mondiale.
  • Alcuni ricercatori ritengono che la formazione dell’Unione Europea inizi con la creazione del blocco del Benelux (Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo) durante la seconda guerra mondiale, il cui obiettivo principale era quello di formare un mercato comune riducendo le tariffe doganali tra i paesi membri.
  • L’Unione Europea partecipa a importanti forum di incontro come il G7 – Gruppo dei Sette, il G8 (G7 + Russia) e il G20.

Gli inizi dell’integrazione europea

L’Europa del dopoguerra e il bisogno di unità

Dopo la devastazione della Seconda Guerra Mondiale, l’Europa si trovò di fronte all’urgente bisogno di ricostruzione e di pace. L’idea dell’integrazione europea era vista come un modo per prevenire futuri conflitti e promuovere la cooperazione economica. Leader come Robert Schuman, Jean Monnet e Konrad Adenauer immaginavano un’Europa unita in cui i paesi avrebbero lavorato insieme per garantire stabilità e prosperità.

La Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA)

Nel 1951, il Trattato di Parigi istituì la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA), il primo passo verso l’integrazione economica. Questo trattato mirava a regolamentare le industrie del carbone e dell’acciaio dei paesi membri (Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Germania occidentale) e a porli sotto un’autorità comune. La CECA è stata un’iniziativa innovativa, che ha gettato le basi per una cooperazione più approfondita e ha creato un precedente per la futura integrazione.

La formazione della Comunità economica europea

Il Trattato di Roma

Il successo della CECA incoraggiò un’ulteriore integrazione, che portò alla firma del Trattato di Roma nel 1957. Questo trattato istituì la Comunità economica europea (CEE) e la Comunità europea dell’energia atomica (Euratom). La CEE mirava a creare un mercato comune e un’unione doganale tra i sei membri fondatori, promuovendo la libera circolazione di beni, servizi, capitali e persone. L’Euratom si è concentrato sull’uso pacifico dell’energia nucleare.

Espansione e approfondimento della CEE

Nel corso degli anni ’60 e ’70, la CEE allargò i suoi membri e approfondì la sua integrazione. Danimarca, Irlanda e Regno Unito si unirono nel 1973, segnando il primo allargamento. Questo periodo ha visto anche lo sviluppo di politiche comuni, come la Politica Agricola Comune (PAC) e l’introduzione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).

Dalla CEE all’Unione Europea

L’Atto unico europeo

Gli anni ’80 hanno portato cambiamenti significativi con la firma dell’Atto unico europeo (ASE) nel 1986. L’Atto unico europeo mirava a creare un mercato unico entro il 1992, rimuovendo le rimanenti barriere al libero scambio e armonizzando le normative tra gli Stati membri. Ha inoltre ampliato i poteri del Parlamento europeo e rafforzato la cooperazione in settori quali la politica ambientale e la ricerca.

Il Trattato di Maastricht

Il trattato sull’Unione europea, comunemente noto come trattato di Maastricht, è stato firmato nel 1992 ed è entrato in vigore nel 1993. Questo trattato ha segnato l’istituzione formale dell’Unione europea (UE) e ha introdotto una struttura a tre pilastri: le Comunità europee, l’Unione europea Politica estera e di sicurezza (PESC) e Giustizia e affari interni (GAI). Ha inoltre gettato le basi per l’Unione economica e monetaria (UEM) e l’introduzione di una moneta unica, l’euro.

L’euro e l’ulteriore allargamento

Introduzione dell’Euro

L’euro è stato introdotto come valuta contabile nel 1999 ed è entrato in circolazione nel 2002, diventando la valuta ufficiale di 12 paesi dell’UE. L’istituzione della Banca Centrale Europea (BCE) e l’attuazione del Patto di Stabilità e Crescita (PSC) miravano a garantire la disciplina fiscale e la stabilità economica all’interno dell’Eurozona.

Allargamento orientale

L’UE ha vissuto il suo più grande allargamento nel 2004, accogliendo dieci nuovi Stati membri dell’Europa centrale e orientale, insieme a Cipro e Malta. Questa espansione mirava a promuovere la stabilità, la democrazia e la crescita economica nell’Europa post-comunista. Nel 2007 hanno aderito Bulgaria e Romania, seguite dalla Croazia nel 2013.

Sfide e riforme

Il Trattato di Lisbona

Il Trattato di Lisbona, entrato in vigore nel 2009, è stato concepito per semplificare le operazioni dell’UE e rafforzarne la legittimità democratica. Ha riformato le strutture istituzionali, introdotto la posizione del presidente del Consiglio europeo e ampliato il ruolo del Parlamento europeo. Il trattato prevedeva inoltre una maggiore coerenza nelle relazioni esterne e nei processi decisionali.

Crisi finanziarie e risposte

La crisi finanziaria globale del 2008 e la successiva crisi del debito dell’Eurozona hanno posto sfide significative per l’UE. Gli stati membri hanno implementato misure di austerità e riforme finanziarie per stabilizzare le loro economie. L’UE ha istituito meccanismi come il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) e ha intrapreso iniziative di unione bancaria per rafforzare la governance finanziaria e prevenire crisi future.

Sviluppi attuali e futuro dell’UE

Brexit

Nel 2016 il Regno Unito ha votato a favore dell’uscita dall’UE, portando alla Brexit. Il Regno Unito è uscito formalmente dall’UE il 31 gennaio 2020. La Brexit ha avuto profonde implicazioni politiche, economiche e sociali, stimolando discussioni sulla direzione futura e sulla coesione dell’UE.

Integrazione e ampliamento continui

Nonostante le sfide, l’UE continua a perseguire un’integrazione e un allargamento più profondi. I paesi dei Balcani occidentali e dell’Europa orientale aspirano ad aderire all’Unione e l’UE resta impegnata a sostenere le loro riforme e il loro sviluppo. Questioni come il cambiamento climatico, la trasformazione digitale e le tensioni geopolitiche modellano l’agenda politica dell’UE e il suo ruolo sulla scena globale.

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